Matrice di Gallup

La matrice è stata elaborata negli anni ’80 del secolo scorso per uno studio sulla motivazione dei dipendenti dell’amministrazione pubblica USA, e proviene dalle teorie e dai metodi dello psicologo Rollo May.
E’ utile sia per grandi gruppi che per situazioni in cui un certo numero di persone si trova a lavorare, ascoltare, apprendere, come uffici, riunioni, conferenze, aule. Oppure per aggregare un team, reclutare collaboratori e dipendenti, spostare persone da un incarico o da un ruolo ad un altro.

matrice gallup

Per usare la matrice, ad ogni persona si chiede di esprimere con un punteggio da 0 a 10 quanto si ritiene capace di fare qualcosa (ricoprire un incarico, parlare una lingua, usare un software, ecc.), e quanto si ritiene soddisfatta del suo livello di capacità.

Le votazioni ottenute collocano la persona in uno dei quattro quadranti della matrice.

In basso a sinistra ci sono i “bevitori“. Si ritengono poco capaci di fare una certa cosa, e ne sono insoddisfatti, quindi hanno molta voglia di imparare, di ascoltare, di partecipare. Costituiscono un buon pubblico, allievi assetati di apprendere, collaboratori desiderosi di migliorare.

In alto a sinistra ci sono i “masochisti“. Si ritengono molto capaci di fare una certa cosa, ma non ne sono soddisfatti, perché ritengono che la loro capacità non sia adeguatamente riconosciuta. Non sono interessati ai contenuti, alle cose da fare, ma al contesto: regole, carriere, riconoscimenti.

In alto a destra ci sono i “presidiatori/conservatori“. Si ritengono molto preparati, e ne sono soddisfatti, quindi non sono interessati ad ascoltare, a imparare, a cambiare il loro status. Possono essere usati come assistenti ed esecutori, o possono essere provocati in modo da intaccare le loro certezze.

In basso a destra ci sono gli “alieni“, quelli che sanno di non essere capaci ma non sono interessati a imparare o a cambiare. Sono persone mal selezionate, le persone sbagliate al posto sbagliato. Oppure semplicemente quelli che con aria soddisfatta dicono: “io di computer non ci capisco nulla!”

I valori mediani (da 4 a 6) individuano gli “innocenti“, persone che fluttuano e che possono pendere da una parte o dall’altra. Un bravo leader o docente li spinge verso il primo quadrante, stimolando in loro la voglia di cambiare.

Dopo la capacità e la soddisfazione, possiamo far votare l’interesse per il contenuto (testo) e quello per la relazione (contesto). Masochisti e alieni sono più interessati al contesto (regole, riconoscimenti) che al testo. Bevitori e presidiatori sono interessati più al testo che al contesto, perché i primi sanno di non meritare i riconoscimenti, i secondi non ne sentono il bisogno.

Per far funzionare bene il gruppo si deve tendere a curvare l’interesse del testo verso il contesto e viceversa, in modo da occupare il quadrante in alto a destra (mi sento preparato e soddisfatto delle mie capacità, ho tratto profitto dalla situazione formativa o dall’esperienza).

Se vuoi, richiedimi il programmino excel con cui puoi valutare con indici da -10 a +10 il livello di preparazione e di soddisfazione di sé delle persone che partecipano al tuo progetto. Ecco il grafico che visualizza i risultati della classifica.

 

Per una valutazione più completa questa matrice va integrata con le matrici di capacità e di Cipolla.