Numero di Dunbar
Con l’esplosione dei social network ognuno di noi ha una quantità di “amici” che vanno da qualche centinaio a qualche migliaio, per non parlare di personaggi famosi che hanno centinaia di migliaia di seguaci. Ma quanti di questi amici o colleghi sono veramente tali? Quanti sono quelli che conosciamo personalmente, con cui ci incontriamo, passiamo una serata, abbiamo scambi professionali?
L’antropologo Robin Dunbar ha studiato il problema, partendo dalla preistoria fino ad arrivare ai giorni nostri, e ha individuato diversi tipi di aggregati sociali costituiti da un numero ottimale di componenti.
I familiari e gli amici stretti non sono più di 5 o 6. Gli amici intimi e i parenti vanno dalle 15 alle 20 persone. I conoscenti, quelli che appartengono allo stesso clan o gruppo di interesse sono 45-50 individui, quelli che conosciamo per nome e con cui abbiamo relazioni stabili e durature sono circa 150. Questo è il numero massimo che il nostro cervello ci permette di trattare. Oltre questo numero i nostri rapporti sociali non sono più continuativi e stabili, non ricordiamo i nomi, non li associamo alle persone, praticamente non li conosciamo anche se qualche volta abbiamo a che fare con loro, se facciamo parte della stessa azienda, viviamo nella stessa città o nello stesso quartiere.
Il numero di Dunbar è proprio questo 150, ed è un numero da non superare per gruppi e strutture sociali e organizzative che vogliano favorire la conoscenza reciproca e il senso di appartenenza al gruppo.
Sulla base di questa teoria molte aziende si sono riorganizzate con unità produttive più piccole in cui fosse possibile la conoscenza reciproca e la collaborazione.
Anche nella costruzione delle nostre cerchie (la cerchia degli amici, quella dei rapporti di lavoro, quella de interessi sportivi, culturali o umanitari) dobbiamo tenere conto di questo limite delle 150 persone, se vogliamo veramente conoscerli tutti, ricordare i loro nomi, scambiarci messaggi e altri tipi di relazioni.
Anche nei social network se andiamo oltre i 150 contatti non riusciamo a seguirli tutti, tendiamo a seguire solo quelli con cui interagiamo di più, dato che l’algoritmo che gestisce le segnalazioni ci segnala i messaggi dei contatti a cui abbiamo messo più “like” o più commenti.