Scamper

scamper

Lo scamper è un metodo di stimolazione della creatività da combinare con il brainstorming per trovare nuove soluzioni a prodotti e processi. Il nome è l’acronimo di setter verbi che prescrivono altrettante azioni;
Sostituire substitute
Combinare combine
Adattare adapt
Modificare modify
Piegare put to other use
Eliminare eliminate
Riorganizzare rearrange

Il metodo è stato ideato negli anni ’60 del secolo scorso da Alex Osborn, il pubblicitario ideatore del brainstorming, e sviluppato negli anni ’70 dal pedagogo Bob Eberle, nel suo libro omonimo.

Si usa con un gruppo impegnato in una seduta di brainstorming o riunito per l’occasione, o anche nella formazione di ragazzi e adulti, specialmente quando il gruppo ristagna e non escono fuori molte idee.

L’animatore invita alle azioni proposte dal metodo ponendo al gruppo alcune domande selezionate in base al tipo di innovazione o di problema su cui si sta lavorando. Come per il brainstorming, i partecipanti sono invitati a liberare la loro immaginazione senza fare e senza temere critiche e disapprovazioni. Nella fase divergente si raccolgono le idee badando più alla quantità che alla qualità. Nella fase convergente si selezionano le idee e si concretizzano con i metodi del diagramma di affinità o del creative problemn solving.

Vediamo le singole azioni con suggerimenti per fare le domande relative.

Sostituire

Si può sostituire una proprietà di un oggetto, come il telefono fisso che diventa protatile. Oppure il tempo, prendendo un oggetto del passato e proiettandolo nel futuro. O il luogo, mettendo una motocicletta nel mare. O le persone, sostituendole con robot. O gli atteggiamenti, scherzando su una cosa seria e viceversa.
Come è fatto il nostro prodotto o il nostro problema? Si quanti elementi è composto? E’ possibile sostituirne qualcuno?

Combinare

Molte innovazioni nascono dalla combinazione di due cose che fino ad allora erano separate, come il passeggino che combina kla carrozzina con l’ombrello. Possiamo combinare elementi, oggetti, prodotti, ma anche obiettivi (aumentare i fatturato e ridurre gli sprechi) e risorse (competernze più tecnologie). Con che cosa possiamo combinare il manico del nostro oggetto? La valigia con le ruote è diventata il trolley.

Adattare

Il prodotto può essere adattato ad altri contesti, come la motocicletta che si è adattata al mare diventando acquascooter, o alla montagna diventando motoslitta. Possiamo adattarlo ad altre caratteristiche: se vogliamo far volare il nostro motore dobbiamo dotarlo di ali e farne un velivolo ultraleggero. Il problema può essere adattato a idee estranee, a mercati esotici, a situazioni inedite. Come possiamo adattare le ruote ad un terreno accidentato?

Modificare

Tutte le azioni fin qui considerate spingono a modificare qualcosa. Possiamo modificare le prestazioni di un apparecchio, le sue qualità o il livello qualitativo, le dimensioni, la durata, il prezzo, la frequenza con cui si ripete un evento. Basta modificare il prodotto o dobbiamo cambiare qualcosa nel processo?

Piegare

Il vecchio è rigido, il nuovo è flessibile. Come poossiamo piegare e rendere flessibili le rigidità del nostro oggetto o del nostro sistema? Possiamo modificarne gli usi? Possiamo usarlo per risolvere problemi diversi? Scivolare invece di navigare, come l’acqwuascooter che diventa motoslitta? Possiamo impiegarlo per usi diversi, come una matita usata come fermaglio per capelli? O farne sottoprodotti adattati a luoghi diversi, come un orologio subacqueo o per alta quota e grandi freddi?

Eliminare

E’ tutto necessario o si può togliere qualcosa? I sette muda e le cinque esse ci aiutano ad eliminare gli sprechi. Una macchina guidata da sensori non ha bisogno di fari per illuminare la strada.

Riordinare

Si può razionalizzare un percorso o ottimizzare una sequenza di movimenti? Ancora le cinque esse ci aiutano a rimettere in ordine il posto di lavoro. Oggetti e componenti sono nel posto migliore o possono essere disposti in altro modo? Si possono redistribuire ruoli e responsabilità nel team di progetto?