Illustrazione
L’illustrazione è la rappresentazione visiva di un messaggio verbale scritto o vocale. Può essere fatta a mano o con macchine, dalla fotografia alle immagini elaborate con il computer, e va da un disegno a matita fino ad una immagine generata da un programma di intelligenza artificiale.
Nell’uso comune l’illustrazione si differenzia dalla fotografia in quanto consente di visualizzare qualcosa che non è possibile fotografare, perché non disponibile, immateriale, troppo grande o troppo piccolo, come un unicorno, un calo di fatturato, una galassia o una proteina. Fino a qualche tempo fa questo tipo di immagini poteva essere realizzato solo a mano, ora con i sistemi di rendering e postproduzione digitali e con i programmi che generano testi da immegini e immagini da testi, è possibile realizzare qualsiasi tipo di immagine con qualità fotorealistica.
Le illustrazioni possono avere finalità artistiche, letterarie, scientifiche, tecniche, informative, didattiche e commerciali. La funzione illustrativa abbraccia un ambito vastissimo che va dalla grande pittura fino alle immagini delle istruzioni per l’uso o ad anonima clip art.
Thédore Géricault dipinge il grande quadro La zattera della Medusa dal 1918 al 1919, ispirandosi ad un episodio del naufragio della fregata francese Méduse, che si incagliò il 2 luglio 1816 davanti alle coste della Mauritania, per la scarsa competenza del comandante. Oltre 250 persone si salvarono sulle scialuppe, le rimanenti 150, che facevano parte della la ciurma, si imbarcarono su una zattera di fortuna abbandonata a se stessa. Impazziti, assetati e affamati, i naufraghi si uccisero e si mangiarono fra di loro, e se ne salvarono solo 15. Il fatto di cronaca suscitò grande clamore nell’opinione pubblica francese per i suoi risvolti politici e sociali. Géricault ne diede una grande visualizzazione, in alternativa alla classicheggiante pittura storica dell’epoca.
I disegni tecnici che illustrano la procedura di montaggio di un mobile Ikea e le clip art degli omini reperibili sul web sono esempi di illustrazioni anonime che privilegiano la funzionalità o la semplicità in uno stile il più possibile impersonale. Quindi ad un estremo dell’illustrazione abbiamo il capolavoro del Louvre, all’altro il foglietto di istruzioni o il pupazzetto.
L’illustratore può essere un artista con uno stile personale e riconoscibile, che dipinge nello stesso modo un uccello, una persona, un’automobile, ed è apprezzato proprio per il suo stile riconoscibile. A sinistra L’Argent di Jean Michel Folon, un acquerello del 1983, a destra il poster di Peter Max The Different Drummer del 1960.
Oppure può essere un artigiano che realizza opere impersonali, e adatta il suo modo di dipingere al soggetto da visualizzare o alle richieste del committente, come è il caso di illustrazioni tecniche, scientifiche, anatomiche. Immagini di questo genere sono contenute nelle raccolte di clip art disponibili sul web, e sempre più oggi vengono realizzate con il computer.
Le tecniche
La fotografia è la tecnica illustrativa più usata, perché è il modo più rapido e meno costoso per produrre un’immagine, specialmente ora che non servono più pellicole e stampe. Ognuno di noi quando posta un meme su un social network condivide una fotografia che illustra un momento di vita, un ricordo, un desiderio. Ma proprio la banalizzazione quotidiana della fotografia stimola la richiesta di immagini più interessanti, utili, pertinenti al messaggio che si vuol comunicare. Ecco dunque che le fotografie devono mostrare con precisione prodotti, oggetti, situazioni, come i pack shot o le documentazioni di avvenimenti, oppure devono suggerire atmosfere, sensazioni, come le immagini da usare come visual di annunci pubblicitari, o le foto di eventi drammatici che vogliono emozionare e coinvolgere.
Tuttavia le foto presumono che ci sia qualcosa da fotografare. Se il soggetto manca, o non è disponibile, o è deteriorato, si deve ricorrere all’illustrazione, dal disegno fatto a mano all’immagine generata dal computer. L’illustrazione è più opportuna quando non vogliamo far identificare il fruitore con un personaggio fotografato, ma creare un tipo più generico o simbolico, o quando si vuole un tono caricaturale, scherzoso o decisamente satirico.
Il visual dell’annuncio pubblicitario per il profumo The only one di Dolce e Gabbana presenta in una unica immagine i due usi della fotografia pubblicitaria, accentuati dal bianco nero per la foto di atmosfera che ritrae l’attrice Emilia Clarke in una trattoria romana e in ambiente un po’ retro, come se fosse sorpresa da un paparazzo della Dolce Vita, e dal colore per il pack shot che mostra la boccetta di profumo.
Le illustrazioni fatte a mano possono essere realizzate con le tecniche più svariate, dalla semplice matita nera su carta bianca a pastelli e gessetti colorati, collage, aerografo, penna, scrapeboard, e così via. I programmi grafici per computer permettono di simulare molte di queste tecniche, e gli illustratori più aggiornati usano la tavoletta grafica con cui mettono insieme l’abilità manuale con le risorse digitali. Gli illustratori si specializzano sul vettoriale, che si presta ad immagini fortemente stilizzate, sul bitmap che simula tecniche pittoriche, dall’acquerello all’acrilico all’olio, sul 3d per creare prospettive realistiche o fantastiche, o per ottenere rendering fotorealistici.
Lo specialista 3d cinese Aaron Fang ha realizzato questa strabiliante natura morta con il software Blender facendo il verso alle nature morte del Seicento per la composizione, la gamma di colori, il tipo di vasellame. Il rendering fotorealistico eguaglia una foto ad alta risoluzione.
Alle immagini che l’uomo fa con il computer si aggiungono le immagini generate da computer, come gli effetti di luce, di colore e di texture dei programmi di grafica 3d, le immagini generate da formule frattali, le immagini generate dall’intelligenza artificiale. I frattali, grazie ai processi ricorsivi attivati da formule matematiche più o meno semplici, producono giochi di riduzioni di dimensioni e variazioni fi forme e colori che sono usati come effetti decorativi a se stanti o combinati con altre elaborazioni grafiche. Il repertorio dell’illustratore e del picture editor si arricchisce così di immagini di realtà e mondi inesistenti per illustrazioni fantastiche e surreali.
L’intelligenza artificiale gestisce le immagini in due sensi, dal testo all’immagine e dall’immagine al testo. I due tipi di programmi si possono usare in parallelo, per entrare mella logica dell’algoritmo e addestrarlo a produrre immagini col nostro gusto e secondo i nostri desideri. Poiché non c’è limite alla fantasia nel richiedere al generatore di immagini le combinazioni più strane, se ne fa già un uso consistente nelle illustrazioni fantasy, come questo gatto superguerriero interamente generato dall’algoritmo.
Che cosa e come illustrare
A differenza di un quadro artistico che risponde a criteri di estetica e di ricerca stilistica e visuale, un’illustrazione è una immagine funzionale che serve a visualizzare qualcosa di non visuale come una teoria, un racconto, una istruzione, un ragionamento. In tal senso, se dobbiamo realizzare una illustrazione, dobbiamo partire dal briefing, ossia dall’ordine del committente, oppure dalle risposte alle domande delle 5 W: a chi è destinata l’illustrazione? Dove andrà pubblicata? Che cosa si deve illustrare? Con quale scopo? Quando dovrà essere consegnata?
Per quanto riguarda il contenuto da illustrare, dobbiamo leggerlo attentamente ed estrarre parole e concetti chiave. Per esempio, se consideriamo la frase “l’anoressia è una sindrome psichica che compromette l’autopercezione del corpo, che viene visto sempre più grasso di quello che è, ogni volta in cui si mangia qualcosa“, le parole chiave sono anoressia, sindrome, percezione falsa, corpo, grasso, mangiare.
Queste parole vanno collocate lungo la scala di astrazione, e più sono in alto, più dobbiamo cercare un corrispondente in basso alla scala, ponendoci queste domande: chi soffre di questa malattia? che cosa percepisce e come? Si guarda allo specchio? Quale corpo si mostra, un corpo fisico o una metafora? Una mela è tipica delle diete: una mela magra e una grassa? La mela si mangia, quindi una mela mangiata può rappresentare un corpo magro, e una mela intera un corpo grasso. Ecco dunque le premesse per arrivare ad una foto come questa.
Illustrare un concetto. La visualizzazione del concetto di anoressia con una mela magra e consumata che specchiandosi si vede grassa e opulenta fa parte della categoria concept photo, che nelle banche immagini raccoglie foto che visualizzano concetti come resilienza, leadership, assertività, valore, competizione, e così via. Queste foto possono sia essere usate direttamente per visualizzare i concetti che vogliamo comunicare, sia come suggerimenti per creare nostre immagini originali. Alla ricerca di questo genere di immagini si va affiancando e spesso sostituendo la descrizione dei concetti e dei contenuti nei programmi text to image.
Illustrare un evento. Fin dai tempi antichi le arti visive sono state usate per illustrare narrazioni di imprese mitiche o guerresche, celebrazioni, calamità, personaggi famosi. Nel Medio Evo gli amanuensi arricchivano i libri di miniature. Ma è con l’avvento dei periodici illustrati che le immagini sono diventate un bene di consumo come tutti gli altri beni della civiltà industriale. Inizialmente si usavano tavole dipinte a tempera, litografie e incisioni, che in seguito vennero quasi del tutto soppiantate dalla fotografia. La Domenica del Corriere, supplemento settimanale illustrato del Corriere della Sera, si serviva di abilissimi illustratorim fra cui spiccava Achille Beltrame, come si vede in questa copertina del 6 gennaio 1901 che mostra il treno del secolo XIX che va via e quello del XX secolo che arriva salutato dalla gente.
Illustrare un testo. I testi classici, dai libri sacri alle epopee ai grandi poemi e romanzi, con le loro potenti immagini hanno sempre ispirato gli artisti per raffigurare con la loro perizia tecnica e il loro stile i passi più famosi. Il gruppo scultoreo ellenistico del Laocoonte illustra alcuni versi dell’Eneide di Virgilio. Apollo e Dafne del Bernini illustra un passo delle metamorfosi di Ovidio.
Con la produzione in serie di libri sono state usate incisioni su legno, di cui fu maestro Albrecht Dürer, o su rame che ebbe come grande illustratore Gustave Doré, di cui qui vediamo l’episodio di Paolo e Francesca dal V canto dell’Inferno di Dante, con le anime dei lussuriosi trasportate dal vento impetuoso della passione, e i due amanti abbracciati con i segni delle ferite sul corpo. La curiosità è che Doré, non trovando editori per la costosa edizione in folio dell’Inferno che aveva pronta, la pubblicò a proprie spese ed ebbe un grande successo, a dimostrazione che spesso gli editori hanno meno talento affaristico degli autori.
Illustrare una teoria scientifica.Le teorie scientifiche si servono di visualizzazioni per comprendere strutture macro e microscopiche, come la doppia elica del DNA, che è diventata una delle immagini simbolo della scienza moderna. La raffigurazione di strutture microbiologiche come molecole, proteine, batteri, va dal realismo e dall’obiettività delle rilevazioni strumentali a interpretazioni simboliche, artistiche o divulgative. In questa immagine sono rappresentati tre tipi di DNA con il loro diverso modo di aggregare i nucleotidi e di replicarsi costruendo le doppie eliche.
Illustrare un prodotto. Se il prodotto esiste, il modo migliore per raffigurarlo è una fotografia ad alta risoluzione. Se il prodotto non c’è perché è ancora in fabbricazione, o perché non si dispone di un oggetto in condizioni ottimali, si deve ricorrere all’illustrazione manuale, pittorica o vettoriale, o al rendering fotorealistico. Il prodotto deve essere ben riconoscibile sia nell’insieme sia nei suoi componenti.
Achille Lucien Mauzan nel 1925 dipinge a tempera su vetro questo manifesto che pubblicizza un registratore di cassa che fa dormire sonni tranquilli al contabile, di fronte agli scettici o stressati colleghi che si arrabattano ancora con calcoli fatti con carta e penna.
Illustrare un processo. L’illustrazione può sintetizzare in una unica tavola sinottica un processo che si sviluppa in tempi e luoghi diversi, sia esso un fenomeno naturale come il vulcanesimo, o un processo artificiale come la produzione di un bene materiale o di un servizio, per esempio la produzione e distribuzione di energia elettrica o, come nell’immagine, il processo produttivo di birra artigianale, dalla raccolta della materia prima alla somministrazione del prodotto finito, il boccale traboccante di schiuma pronto per il consumatore.
Illustrare una struttura. L’illustrazione è uno strumento potente per visualizzare in modo semplificato o dettagliato le strutture che sorreggono come impalcature i sistemi materiali come le linee del metro, o immateriali come un social network.
La stilizzazione della mappa del metro di Milano non rispetta la disposizione reale delle linee e delle fermate, perché all’utente del metro interessa solo come andare da una stazione all’altra, dato che ai fini del percorso non è tanto interessante la distanza, quanto il numero di fermate e le coincidenze fra le linee.
La mappa del social network ne illustra solo le tipologie di rete dei nodi, dei collegamenti e dei cluster, non la struttura generale della rete.
Ambedue le mappe sono riduttori di complessità, perché servono a comprendere e utilizzare realtà complesse.