Mappe satellitari

Le mappe satellitari sono l’ultimo stadio della cartografia e sono a disposizione di ognuno di noi grazie al GPS, al GIS e a Google Maps che visualizza sul nostro smartphone i luoghi più consueti o più sperduti del nostro pianeta. Usiamo le mappe satellitari per farci guidare lungo percorsi poco noti in auto, in bici, a piedi, in barca, o per controllare i percorsi di jogging e le escursioni in montagna. Insieme con l’intelligenza artificiale si arriverà alla diffusione della guida automatica di veicoli.

La cartografia, intesa in senso lato come rappresentazione di luoghi con qualsiasi mezzo, risale alla preistoria, e viene praticata in tutto il mondo per viaggi, commerci, guerre, agricoltura, migrazioni. Il problema di rappresentare realtà che vanno molto oltre la nostra percezione sensoriale ha generato soluzioni molteplici e rispondenti ad esigenze diverse. La Tabula Peutingeriana, copia medievale di carte romane, ha l’intento di rappresentare la viabilità dell’impero romano, e non si preoccupa di rispettare le forme delle regioni rappresentate. Le carte nautiche rinascimentali sono molto accurate nella rappresentazione delle coste, ma trascurano le aree interne. La Terra costituisce una realtà così complessa che è impossibile rappresentarne tutti gli aspetti, bisogna sceglierne alcuni e trascurare gli altri. Ecco dunque le carte automobilistiche che rappresentano solo le strade e i centri abitati con nomi e distanze chilometriche, ma trascurano rilievi e vegetazione. O le carte geologiche che mostrano la composizione delle rocce con colori convenzionali ma trascurano tutto ciò che è in superficie.

Già dagli anni 20 del secolo scorso si fecero fotografie aeree, che nel dopoguerra portarono all’aerofotogrammetria, ossia al disegno della carta geografica ricalcando i profili delle fotografie aeree, e ciò permise di convalidare o correggere i rilevamenti che venivano fatti dal sec. XVIII in poi con la cartografia scientifica che si sviluppò grazie al cronometro, ai meridiani e alla triangolazione geodetica. Basti pensare che il meridiano di Greenwich come unico meridiano fondamentale fu adottato soltanto tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
Dagli anni ’80 del secolo scorso sono iniziati i telerilevamenti di immagini da satellite, e negli anni ’90 sono stati adottati i GIS (Geographic Information Systems), programmi che gestiscono dati geografici in formato digitale. Da questi sono nati i programmi di mappe satellitari interattive, fra cui è ben presto emerso Google Maps, servizio di mappe satellitari geostazionarie che ormai tutti noi abbiamo sul nstro smartphone.

Nel 2004 arriva sui nostri browser Google Earth, un software che genera mappe virtuali della Terra combinando immagini satellitari, foto aeree e dati topografici. L’utente può inserire informazioni da condividere con altri utenti e far parte di una comunità internazionale di collaboratori volontari. La visione ad alta risoluzione va dal globo terrestre fino a una porzione di un metro quadrato. Si naviga in ogni parte del mondo con il mouse oppure digitando un indirizzo o una coppia di coordinate geografiche. Le rappresentazioni tridimensionali utilizzano dati della NASA permettono vedute a vol d’uccello in tempo reale, come se si stesse sorvolando il territorio, con edifici raffigurati con modelli 3d inseriti anche da utenti e recentemente generati in modo automatico. Le immagini possono essere scaricate e stampate ad alta risoluzione, e si possono acquisire dati topografici, demografici, di traffico, di misure di aree e altri dati per utilizzi professionali. Sono disponibili giochi da fare col programma, come simulatori di volo e giochi di guerra.

Nel 2005 esce Google Maps come servizio di visualizzazione di carte geografiche della Terra basato sulle elaborazioni di Google Earth, a cui aggiunge le foto panoramiche del servizio Street View che visualizza a 360 gradi strade e edifici del luogo selezionato, e permette di osservare un luogo in tutte le direzioni e di muoversi in esso, come se si fosse veramente lì. La navigazione fornisce informazioni su ristoranti, monumenti, negozi e servizi vari. Il collegamento col GPS (Global Positioning Service) offre la funzione di navigatore satellitare, con indicazioni stradali per itinerari automobilistici, ciclistici e pedonali. Le visualizzazioni 3d tengono conto anche dell’ora e del meteo. E’ possibile selezionare percorsi in base alle salite, ai pedaggi, al consumo di carburante. I percorsi sono aggiornati in tempo reale e mostrano al momento le condizioni del traffico, suggerendo alternative nel caso di ingorghi. E’ possibile selezionare diverse modalità di rappresentazione, dalla carta stradale, a quella dei rilievi, alla visione satellitare che mostra l’aspetto reale dei luoghi.
E’ possibile personalizzare le proprie mappe aggiungendo percorsi, simboli e informazioni. Gli utenti possono inviare informazioni su traffico, varianti stradali, attività locali, foto e recensioni di ristoranti e altri esercizi, e possono condividere la posizione con amici e familiari, permettendo loro di tracciare i loro movimenti in tempo reale.
Google Maps propone mappe interattive dettagliate che coprono gran parte del mondo. Gli utenti possono ingrandire, rimpicciolire e spostare la mappa per esplorare diverse aree geografiche. Possono cercare luoghi specifici, come ristoranti, hotel, musei, stazioni di servizio e molto altro. Possono utilizzare parole chiave o categorie per trovare ciò di cui hanno bisogno. Una volta trovato un luogo di interesse, Google Maps fornisce dettagli come indirizzo, numero di telefono, orari di apertura, recensioni degli utenti e foto. Queste informazioni aiutano gli utenti a prendere decisioni informate sulle loro destinazioni. L’intelligenza artificiale offre nuove prestazioni come la visualizzazione immersiva e livelli sempre più sofisticati di personalizzazione, previsione e consiglio, man mano che apprende i gusti e la personalità del singolo utente.

La visualizzazione immersiva, attivata per ora solo in alcune grandi città, permette di esplorare i luoghi da remoto, sorvolando l’area virtualmente, vedere come cambia a seconda delle ore del giorno e del meteo, individuare i luoghi più affollati e scendere al livello della strada per dare un’occhiata ai ristoranti, ai bar e afferrare l’atmosfera del quartiere, ed entrando perfino all’interno di musei e locali pubblici. Il software si basa sulle fotografie scattate negli anni da Google (dai satelliti e dalle auto di Street View), combinate ad altre grazie a una tecnica avanzata di intelligenza artificiale chiamata Neural Radiance Fields (NeRF). In pratica milioni e milioni di immagini vengono combinate tra loro, creando un’illusione perfetta in tre dimensioni. Si può scegliere il tipo di percorso fra auto, bici, percorsi pedonali e con mezzi pubblici, rendendosi conto delle caratteristiche delle strade, dei parcheggi e luoghi di sosta per le bici, officine di riparazione e punti di ricarica per i veicoli elettrici. In tal modo è possibile pianificare uno spostamento nei minimi dettagli.

Live View è un servizio di realtà aumentata che sovrappone e visualizza informazioni su ciò che sta inquadrando la telecamera dello smartpohone, come cenni storici di edifici, menu e prezzi di ristoranti, aperture e chiusure di locali, in modo da ottimizzare i propri spostamenti. Si può vedere la situazione al momento o, con lo scorrimento temporale, vederla in diverse ore del giorno e della notte.

interfacce google earth e maps

In alto una videata di Google Earth, in basso la stessa mappa con Google Maps. Come si vede le mappe sono indentiche, cambiano solo le icone per attivare le diverse modalità di visione e le informazioni  aggiuntive, che in Earth sono più tecniche, in Maps più orientate alla vita ordinaria della gente. Gli approcci di navigazione sono opposti: in Earth è come se arrivassimo dallo spazio sul globo, e scendessimo fino al luogo desiderato, in Maps è come se uscissimo di casa e andassimo via via nel quartiere, nella regione, nello stato, nel continente.

google maps e earth in 3d

Lo stesso luogo al centro di Lagny sur Marne, la città in cui risiedo, con la visione 3d di Earth in alto, e di Street View di Maps in basso, con la stessa scala, lo stesso orientamento e la stessa inclinazione. Il risultato è pressoché uguale, in ambedue si possono sorvolare i luoghi fino a scendere e procedere kungo le strade.

menu di google maps

Questa è la finestra di scorrimento del menu di Google Maps. Le icone nel gruppo “Dettagli mappa” permettono di scegliere le modalità di rappresentazione, da sinistra in alto verso destra e in basso rtrasporto pubblico e percorsi pedonali, mappa stradale con indicazioni in tempo reale sul traffico, piste e percorsi ciclabili, mappa con rappresentazioni del rilievo e quote, Street View (portando l’omino sul luogo desiderato si attiva la visione 3d fotorealistica). mappa con sergnalazione di incendi nei boschi e qualità dell’aria.
Gli strumenti forniscono tempi di percorrenza e di misura di aree e distanze.
Le icone del tipo di mappa fanno scegliere fra la versione grafica, più pratica per individuare strade e abitati, e la visione fotografica da satellite, più adatta a visualizzare le caratteristiche geografiche e ambientali.

Oltre a Google Maps, ormai diventato di uso comune, esistono molti programmi di mappatura satellitare con funzioni diverse e specialistiche, come i programmi per escursionisti e atleti che registrano percorsi, consumo di calorie, altitudini, difficoltà di percorso, dislivelli, o come il servizio gratuito per la consultazione delle mappe catastali. SOno disponibili mappe nautiche, mappe della Luna, mappe spaziali.
Si tratta quindi di strumenti fondamentali per la gestione a vista, perché in qualunque momento, per qulasiasi zona e attività, possiamo visualizzare un territorio per tutto ciò che ci serve, evitando sopralluoghi che fanno perdere tempo e demaro.
Ma oltre agli impieghi utilitari, le mappe possono essere usate anche per viaggiare con la fantasia o per visualizzare luoghi descritti da romanzi. Io ho provato con grande diletto a visualizzare su Google Maps i luoghi descritti durante la lettura del romanzo, come il Mississippi di Tom Sawyer e Huckelkberry Finn descritto da Marl Twain, le isole e i mari tropicali di Joseph Conrad, il superbo Orinoco o la risalita del Nilo descritti con grande precisione geografica da Jules Verne.