Kaizen
Il kaizen è la filosofia del miglioramento continuo, fatto di piccoli passi ma di impegno costante. Affonda le sue radici nel taoismo. La parola kaizen etimologicamente significa ‘cambiare in meglio, miglioramento continuo’, da ottenere con un apporto collettivo, altruista, più che come vantaggio individuale. Si migliora giorno dopo giorno, per rendere migliore il mondo. Il miglioramento non è un successo circoscritto ma un processo continuo, uno stile di vita. Ogni cosa merita di essere migliorata, oggi meglio di ieri, domani meglio di oggi.
L’aspetto più interessante del metodo Kaizen è che invita a porci obiettivi talmente piccoli che fallire diventa impossibile. È un modello efficace, basato sull’idea che per agire bisogna identificare il primo passo da compiere – un piccolo passo – invece della grande e scoraggiante impresa necessaria a raggiungere il risultato finale. E’ facile pensare a una piccola cosa da fare e riprovare ogni giorno per procedere lungo la strada del cambiamento. Il kaizen cerca il piccolo miglioramento un giorno alla volta, perché sa che è l’unico modo per farlo accadere e durare. Il metodo dei piccoli passi elimina la paura di cambiare e alimenta aspettative più realistiche. Combatte anche la tendenza a procrastinare, a rimandare in modo indefinito il cambiamento.
Come il buon montanaro sa, un passo per volta senza fermarsi conduce in vetta. Non far passare le giornate senza aver migliorato qualcosa diventa uno stile di vita che molto spesso ci fa sentire vincitori. E non si tratta solo della sensazione di soddisfazione della meta raggiunta ogni giorno, ma anche del fatto che è un modo pratico per risolvere grandi problemi.
La più importante caratteristica dell’approccio Kaizen é il contenuto umano che apporta, perché il cambiamento non è affidato alle decisioni dall’alto e ai grandi investimenti da fare ogni tanto, come vuole il kairyo, ma al profondo, sistematico e continuo coinvolgimento delle persone.
Eccp le leve operative del metodo.
Lavoro di gruppo
Il papa e il contadino insieme ne sanno di più che il papa da solo.
Approccio da poveruomo
Il poveruomo che non ha soldi da sprecare usa il cervello.
Brain power
Non solo risolvere i problemi, ma eliminarli per sempre con idee di valore. Usando il cervello per ottenere miglioramenti, le persone perfezionano le proprie abilità ed propri talenti e otengono più soddisfazione nel lavoro.
Tecniche
Tecniche di miglioramento e di decisione per analizzare le situazioni esistenti e fare una scala di priorità dei miglioramenti da fare.
Pianificazione
Definire tempi e scadenze in base alle priorità stabilite.
Controllo
Sistemi di misurazione e controllo dei miglioramenti avvenuti.
Mantenimento
Messa a sistema e conservazione dei miglioramenti ottenuti per renderli stabili e duraturi.
Miglioramento globale
Il miglioramento della performance é sempre “globale” ed “integrato”. Ad esempio, migliorare la qualità a spese della produttività (o vice versa), non é miglioramento, ma semplice rimescolamento dello spreco. Il miglioramento é sempre miglioramento della performance di processo. Come tale, tutti i parametri della performance debbono migliorare simultaneamente, per evitare che il miglioramento di uno provochi peggioramento di altri.
L’approccio mentale kaizen considera le persone protagoniste e responsabili del migolioramento, che deve progredire a passi piccoli ma continui. Impara da tutto e tutti senza criticare e senza biasimare neanche le idee scartate. Basa il miglioramento sulla valutazione delle performance del processo. Adotta un approccio da problem solver per generare idee di miglioramento, e un metodo scientifico basato su misurazioni più che su sensazioni. Con pensiero sistemico prende in considerazione tutti i processi interdipendenti, non solo quelli su cui sta operando.
Si fonda su tre principi e tre fattori chiave, cinque elementi e sette concetti.
I TRE PRINCIPI
- Il processo porta ai risultati: la performance è il risultato di sequenze causali.
- Pensare in modo sistemico globale a complemento della iperspecializzazione.
- Non giudicare, non biasimare.
I TRE FATTORI CHIAVE
- Eliminazione degli sprechi.
- Cinque Esse per la qualità del posto di lavoro.
- Non giudicare, non biasimare.
I CINQUE ELEMENTI
- Lavoro di squadra.
- Disciplina personale.
- Morale.
- Circoli di qualità.
- Suggerimenti dal basso.
I SETTE CONCETTI
- Da SDCA a PDCA: alternare cicli di standardizzazione e miglioramento.
- Il processo seguente è il mio cliente per soddisfare il cliente finale devo soddisfare i clienti intermedi e interni.
- Qualità prima di tutto: non ricevere cattiva qualità dai fornitori, non produrre cattiva qualità, non trasmettere cattiva qualità.
- Orientamento al mercato: non conta ciò che sono capace di fare, ma ciò che vuole il mercato.
- Gestione a monte: più a monte si intercettano i problemi, minore sarà il costo per rimediare ad essi.
- Parlare con i dati invece che con le opinioni.
- Controllo della variabilità con solidi standard operativi.
Il kaizen prevede l’alternarsi fra periodi di miglioramento con il ciclo PDCA (plan, do, check, act) e periodi di consolidamento dei miglioramenti ottenuti con il ciclo SDCA (standardize, do, check, act). Nel primo ciclo si pensa solo a migliorare, nel secondo si pensa solo a standardizzare, consolidare, mettere a sistema per non ricadere nelle situazioni precedenti.
Vantaggi
Le persone crescono perché fanno parte del processo e migliorano con esso, facendosi più attente nel cercare miglioramenti e sviluppando una mentalità di crescita personale e collettiva. Si crea un ambiente in cui i suggerimenti delle persone vengono presi in considerazione e valutati. Si rendono le persone Si arricchisce l’esperienza di lavoro di ogni persona facendo emergere il meglio da ognuno. Aumenta la motivazione, perché ti impegni con più energia se senti di far parte del miglioramento e se vedi accettate le tue idee. Si ottengono al tempo stesso riduzione dei costi e aumento della produttività.
Il posto di lavoro è umanizzato ridisegnando la linee produttive e processi in base alle le esigenze del lavoratore; eliminando cpn l’automazione lavori pesanti e ripetitivi, fornendo ai dipendenti formazione continua e riqualificazione tecnologica e professionale; fornendo al personale metodi per eliminare gli sprechi, e coinvolgendolo nella visione aziendale.
Strumenti e tecniche
Il miglioramento non è una buona intenzione astratta, ma una serie di risultati concreti che si ottengono con metodi e strumenti pratici come le cinque esse, il kanban, il diagramma causa-effetto o dei cinque perché, il sistema dei suggerimenti, il ciclo PDCA alternato al ciclo SDCA.
La settimana kaizen
La settimana kaizen è una serie di azioni operative sul campo che privilegiano l’azione all’analisi (trystorming). Un team interfunzionale di persone per una settimana analizza un processo sul campo per eliminare sprechi, fare correzioni, miosurare i risultati e definire i nuovi standard per mantenere i risultati ottenuti.
Una settimana kaizen richiede persone con ruoli organizzativi ben chiari, come uno sponsor che propone il team, la tematica e le risorse e che dovrà garantire la disponibilità delle risorse coinvolte e il supporto necessario al raggiungimento degli obiettivi; un team leader che prepara la settimana, garantisce il corretto svolgimento delle attività kaizen e il loro mantenimento, organizza il follow-up;
un vice team leader che aiuta il Team Leader dalla preparazione al follow-up.