FIFO (first in first out)

FIFO è un metodo di gestione delle code per cui il primo che entra sarà il primo ad uscire, il primo che arriva sarà il primo ad essere servito. Nella sua versione più avanzata fa parte del lean manifacturing e della gestione a vista, perché contribuisce alla visualizzazione dei flussi produttivi organizzati con il kanban.
Il termine FIFO è l’acronimo inglese di First In First Out che rappresenta il metodo di transito in una coda di elementi di qualunque natura, anche virtuali, dai semilavorati ai prodotti finiti fino alle persone in coda allo sportello: “primo ad entrare, primo ad uscire”.

FIFO

Il termine, nato in ambito gestione magazzino è stato “importato” in elettronica ed in informatica, dove assume rilevanza nella gestione del traffico tra memorie ed unità logiche e operative.
Nell’organizzazione lean si basa su contenitori per schede e per oggetti in cui essi da una parte entrano (FI), dalla parte opposta escono (FO)in modo da rispettare l’ordine di entrata. Le schede vengono infilate dall’alto in contenitori verticali all’inizio della lavorazione, e sfilate dal basso per consegnarle al reparto che dovrà fare la lavorazione successiva. Ogni scheda si riferisce ad un prodotto e lo segue lungo tutto il processo dalle materie prime al cliente. I prodotti si mettono su scaffali con piani inclinati, infilandoli dalla parte più alta e sfilandoli dalla parte più bassa.

Il metodo si usa anche per gestire magazzini automatizzati come quelli di uffici postali o di Amazon, ed è particolarmente adatto a beni deperibili come alimentari, cosmetici, medicinali. Una variante è il FEFO (first expired, first-out) che focalizza non tanto sulla priorità di entrata, quanto sulla scadenza del prodotto.

All’opposto è il metodo LIFO (Last In-First Out,  “ultimo arrivato primo uscito”) in cui è l’ultimo oggetto inserito ad essere estratto per primo. Questo metodo si usa principalmente per inerti e altri materiali da costruzione come ghiaie, sabbie, mattoni, ecc.

Questo metodo consente di calcolare il valore delle scorte , tenendo conto delle variazioni dei prezzi di acquisto poiché i lotti possono avere valori unitari diversi a seconda della data di acquisto; il margine lordo atteso , basato sui prezzi di acquisto; il tempo medio di conservazione.