Grafico a barre

Il grafico a barre serve per confrontare a colpo d’occhio la prevalenza di alcuni elementi rispetto ad altri. Si costruisce su due assi cartesiani a cui si attribuiscono una serie di entità e una scala di valori relativi a queste entità.
Per fare un grafico a barre bisogna raccogliere gli elementi da rappresentare e i dati ad essi relativi. Gli elementi possono essere i tipi di frutta venduti in un giorno, per quantità e per ricavi. Con un foglio elettronico possiamo disporli in una tabella e poi visualizzarlo come grafico a barre.

Per comprendere i dati riportati nella tabella bisogna leggerli uno per uno e confrontarli con gli altri. Nel grafico invece con una sola occhiata si vede come i ricavi maggiori sono prodotti da mele, albicocche e prugne, mentre le quantità maggiori sono quelle di mele e pere. Ciò non significa che il grafico è meglio della tabella, ma che se vogliamo visualizzare gli ordini di grandezza va meglio il grafico, se vogliamo disporre dei dati numerici precisi è preferibile la tabella.

Nel grafico a barre vanno evitati troppi dati e quindi troppe barre, e valori troppo diseguali, perché la barra che rappresenta 10 kg diventerebbe invisibile di fronte alla barra che rappresenta 10.000 kg.

 

Lo stesso grafico a barre può essere disposto in orizzontale, se invece dell’idea di crescita si vuole suggerire l’idea di penetrazione.