Mappa sistemica

mappa sistemica

Nella dinamica dei sistemi e in ambito di complessità gestionale e di previsioni decisionali si usano mappe dinamiche che simulano gli effetti delle tendenze nel tempo e le interazioni non lineari fra gli elementi. Appositi software come Stella di Isee Systems permettono di costruire queste mappe inserendovi informazioni, dati ed elementi del progetto su cui stiamo lavorando. Stella è l’acronimo di Structural Thinking, Experimental Learning Laboratory with Animation. Fu sviluppato nel 1984 da Barry Richmond con il supporto della Apple. Già negli anni ’60 nel MIT Jay W. Forrester, il creatore della dinamica dei sistemi, sosteneva la necessità di modelli visivi per comprendere la complessità del pensiero sistemico e dei processi ricorsivi.

Stella, di cui si può scaricare una versione gratuita, si usa ancora oggi nelle principali università che si occupano di sistemica. Ha un’interfaccia grafica con cui l’utente può rappresentare graficamente il suo sistema basandosi su quattro elementi: stock (le quantità variabili del sistema), flussi (le variazioni), convertitori (che trasmettono le variazioni agli stock) e connettori (che collegano dinamicamente fra di loro tutti gli elementi del sistema). L’utente può determinare i valori di stock, flussi e convertitori. Il software genera equazioni differenziali che descrivono il modello, e permette di scegliere il metodo di analisi da applicare al sistema. L’utente stabilisce un arco di tempo e una velocità di elaborazione, e poi può far partire la simulazione del comportamento del sistema, che gli mostra che cosa succederebbe a tutto il sistema in una settimana, un mese, un anno se ne cambia uno o più parametri. Per esempio, che succede se si aumenta la produzione di 100 pezzi? Se si diminuisce il prezzo singolo di 2 euro? Il software mostra la mappa dinamica supportata da grafici e tabelle con valori numerici degli output richiesti.

Una mappa sistemica deve permettere la circolarità delle interazioni; mostrare l’effetto valanga, che amplifica la portata di un evento o di una variabile, e l’effetto bilancia, che ne riduce la portata; mostrare simulazioni per successioni statiche di istantanee o con interazioni dinamiche dell’utente, in archi temporali più o meno estesi; gestire gli stock in modo che siano confrontabili e combinabili fra di loro. Una rappresentazione dinamica di un sistema si può fare anche con mappe concettuali statiche o con insiemi di grafici e mappe, come i cruscotti aziendali.

Le rappresentazioni grafiche di fenomeni complessi comprendono anche i grafici dei tipi di catastrofi e quelli dei comportamenti caotici, come le situazioni incerte in cui un fenomeno può biforcarsi o subire attrazioni in modi sempre più complessi.