Mappe dinamiche

Se dobbiamo visualizzare un insieme statico di dati o di concetti possiamo usare una comune mappa mentale o concettuale, un grafico, una tabella. Se però i dati diventano molti, di vario genere, e se mutano nel tempo, mappe e grafici diventerebbero troppo complicati ed illeggibili. Le mappe dinamiche risolvono il problema della rappresentazione sinottica di sistemi molto complessi, che evolvono nel tempo, che possono essere descritti e misurati solo con svariate categorie di dati. Se due tipi di dati sono facilmente rappresentabili su assi cartesiani, tre o più dati in movimento richiedono rappresentazioni più articolate.

I software grafici sempre più sofisticati, le linee telematiche più capaci e i processori più potenti, rendono possibili strumenti come le mappe dinamiche, che si riorganizzano in funzione dei punti di vista, dei momenti di osservazione, del tipo di ricerca, oppure sono collegate in tempo reale con fonti di dati e ne mostrano l’andamento presente o le proiezioni future. Le mappe statiche sono monomorfiche, ossia rappresentano solo l’insieme di dati relativi ad un certo momento, ne fanno un’istantanea fissa, utile per visualizzare la situazione in quel momento, o per sintetizzare un sistema al di fuori del tempo. Le mappe dinamiche sono polimorfiche, ossia sono progettate e realizzate in modo da consentire tre tipi di polimorfismo, il primo comune a tutte le mappe, gli altri due caratteristici delle mappe dinamiche.

Il polimorfismo interattivo permette all’utente di modificare la mappa statica ingrandendola per leggerne i particolari o rimpicciolendola per coglierne la visione d’insieme, aprire o chiudere rami e sotto-rami, cliccare su link per accedere ad altre risorse, trascinare nodi.

Il polimorfismo algoritmico riorganizza la mappa dinamica secondo due metodi: 
–  quello a sviluppo prossimale riaggrega nodi e link in base al nodo scelto che si pone al centro e dispone intorno a sé i nodi logicamente più vicini; 
–  quello a sviluppo gravitazionale, dove i nodi sono aggregati da connessioni “magnetiche” capaci di attirarsi e respingersi fra di loro, in modo che il nodo attragga i nodi suoi parenti e respinga gli altri.

Il polimorfismo parametrico elabora i parametri dell’aggregazione e della costruzione della mappa, considerando l’importanza dei nodi, il loro livello di parentela e di importanza, la profondità delle connessioni da visualizzare, l’equilibrio delle dinamiche gravitazionali, e mostra più vicini i nodi che hanno una parentela stretta con il nodo prescelto, e via via più lontani gli altri nodi.

Per comprendere come funziona una mappa dinamica, e che tipo di visualizzazione aggiunge alla consultazione di una mappa statica, occorre collegarsi con siti che producono e vendono questi tipi di mappe, o che li utilizzano per visualizzare loro dati. Eccone una breve rassegna esemplificativa.

Spicynodes mette al centro l’elemento cliccato e gli dispone intorno gli altri elementi, sia dei livelli inferiori che dei superiori. Il sito stesso mostra i suoi contenuti con una mappa dinamica.
Fusion table è un supporto Google che permette all’utente di aggregare grandi quantità di dati e visualizzarli in modi diversi con tabelle e mappe statiche e dinamiche, come spiegato nella pagina linkata.
ThinkMap () propone un kit di sviluppo software con cui realizzare programmi di visualizzazione da inserire in servizi web aziendali che attingono ai dati gestionali e li visualizzano come mappe a ragnatela, mappe gerarchiche, tabelle cronologiche, diagrammi di Venn a cluster. Quelle sul cinema mostrano una mappa a ragnatela e una tabella cronologica. L’organigramma mostra tutto il personale di un’azienda. Il visual thesaurus è un divertente dizionario dinamico della lingua inglese. 
The Brain  è stato il primo software per mappe dinamiche, ma è stato completamente ridisegnato per poterlo usare anche con i dispositivi mobili. Offre licenze d’uso e servizi cloud, e permette di accedere a grandi masse di informazioni visualizzando solo le aggregazioni che interessano. 
Tableau è un software molto complesso che visualizza dati in molti modi diversi, e permette di analizzarli in profondità ricorrendo a vari tipi di visualizzazione per lo stesso set di dati. 
Music map è una mappa dinamica su tutta la musica, dalla classica al pop. Funziona a ricostruzione gravitazionale, disponendo intorno al nome richiesto tutti gli altri musicisti in relazione con lui, dai più vicini ai più lontani.
Per quanto riguarda la rappresentazione di territori, sia reali che virtuali, i sistemi dinamici che rappresentano tutta la nostra Terra sono Google Earth e Google Maps, che ormai abbiamo tutti sullo smartphone e che ci fanno sia da mappe topografiche che da navigatori satellitari.