Matrice di Cipolla

Nel 1976 l’economista Carlo M. Cipolla scrisse in inglese come regalo per gli amici un libretto sulla stupidità umana. Pubblicato in italiano nel 1988, ebbe grande successo e fu tradotto in 13 lingue col titolo Allegro ma non troppo.
Cipolla individua cinque leggi fondamentali per distinguere gli intelligenti dagli stupidi:

  1. Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
  2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona.
  3. Una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
  4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
  5. La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
La legge più importante, quella che caratterizza l’essere stupidi o il compiere azioni e scelte stupide, è la terza, da cui deriva la matrice della stupidità umana.

Se in un diagramma cartesiano disponiamo sull’asse delle ascisse il vantaggio per sé e su quello delle ordinate il vantaggio per gli altri, abbiamo una matrice in cui nel quadrante in alto a destra ci sono gli intelligenti, ossia coloro che fanno il proprio vantaggio e quello degli altri; in basso a destra ci sono i banditi che danneggiano gli altri per trarne vantaggio; in alto a sinistra troviamo gli sprovveduti che per avvantaggiare gli altri danneggiano se stessi, e infine in basso a sinistra ecco gli stupidi che danneggiano gli altri e anche se stessi.

Il criterio di considerare il vantaggio come indicatore di maggiore o minore stupidità può essere applicato a persone, progetti, organizzazioni, ed è misurabile e confrontabile, giacché il vantaggio può essere una quantità di denaro, ore e giorni di tempo sprecati o risparmiati, livello di soddisfazione personale, quantità di voti elettorali, e così via.

Attenzione: la valutazione riguarda solo la situazione esaminata, perché in altre situazioni chiunque può fare lo svantaggio di sé e degli altri, diventando stupido. Solo lo stupido tende a rimanere tale, perché nella maggior parte dei casi non sa o non si accorge di essere stato stupido.

Se vuoi, richiedimi il programmino excel con cui puoi valutare con indici da -10 a +10 il vantaggio per sé e per gli altri di partner, colleghi, soluzioni di problemi, per vedere dove si collocano e quindi per valutare quanto sono intelligenti o stupidi, quanto le soluzioni sono brillanti o disfunzionali. Un grafico visualizza i risultati della classifica.

 

Per una valutazione più completa questa matrice va integrata con le matrici di capacità e di Gallup.