Mimetismo
Il mimetismo consiste nell’assumere un’apparenza diversa dalla propria, o simile all’ambiente in cui ci si trova, a scopo di difesa o di attacco.
Il mimetismo fanerico non si nasconde, si mette in evidenza, ma con forme simili a quelle di esseri pericolosi o innocui, per scoraggiare cacciatori o disorientare prede.
Il mimetismo criptico si nasconde assumendo forme e colori il più possibile simili all’ambiente circostante. A questo tipo di mimetismo appartiene il camuffamento militare.
Il mimetismo nella percezione visiva è un caso particolare del rapporto tra figura e sfondo, tuttavia sia gli animali sia gli esseri umani si rivolgono anche agli altri sensi dell’udito, odorato, gusto e tatto, quando si vogliono esaltare o nascondere odori e sapori, si imitano versi di animali, ci si cosparge di aculei per rendersi sgradevoli al tatto.
Limitandoci alla percezione visiva, per i produttori professionali di immagini è importante conoscere le caratteristiche del mimetismo in modo da ottenere la massima efficacia nel rapporto tra figure e sfondo, per armonizzare o confondere le figure col loro ambiente, o per staccarle ed evidenziarle operando in modo antitetico al mimetismo.
Le due farfalle ci mostrano un buon esempio dei due tipi di mimetismo.
In alto vediamo un mimetismo criptico con cui l’animale assume gli stessi colori dell’habitat in cui vive, in modo da confondere il più possibile la sua figura con il fondo disorientando la visione rapida di predatori in volo.
In basso la farfalla adotta la strategia difensiva del mimetismo fanerico: non fa nulla per nascondersi, al contrario si mette bene in mostra, ma imita gli occhi di un mammifero, quindi di un tipi di cibo non appetibile per i suoi predatori. Alcune farfalle simulano occhi di serpenti velenosi o di altri animali aggressivi, anche ricorrendo al flash con cui tiene coperti gli occhi con due ali sovrapposte, e li scopre di colpo all’avvicinarsi del predatore che a quel punto scappa terrorizzato.
Il mimetismo è usato dagli animali, e poi anche dagli uomini, sia per attacco sia per difesa. Il predatore si nasconde o si finge innocuo per non allarmare la preda e coglierla di sorpresa. La preda si nasconde, si camuffa, si finge diversa per ingannare e disorientare il predatore.
Nelle foto in alto due bruchi fingono con una delle estremità di essere serpenti.
In basso una farfalla non si nasconde, ma assume la forma di una foglia secca dell’albero. rendendosi praticamente invisibile.
Il mimetismo può essere variabile come accade al camaleonte che cambia colore a seconda dell’habitat in cui si trova, o dell’ermellino che cambia pelliccia dal marrone al bianco quando cade la neve.
Oppure può essere stabile come per la sogliola che assume e conserva il colore della sabbia, o l’orso polare che resta sempre bianco per confondersi con i ghiacci.
Il mimetismo criptico è dirompente quando spezzetta la forma con macchie, come è il caso di leopardi e giaguari (foto di sinistra) o del cane dalmata (foto di destra) o di giraffe. Con tale effetto quindi non si imita solo il colore del fondo, ma anche la texture, rendendo sempre più difficile l’individuazione della figura rispetto al fondo.
Il mimetismo dirompente è usato dai militari per colorare tute da combattimento, veicoli e carri armati, aerei e navi. Andy Wahrol nel 1987 ne ha fatto una serie di serigrafie intitolata Camouflages in cui invece dei colori verdastri o grigiastri del camouflage bellico ha usato allegri colori psichedelici.
Pittori anche famosi come Fernand Léger furono arruolati nella Prima Guerra Mondiale per disegnare i motivi mimetici, giacché i maestri del cubismo stavano spezzettando le figure per immergerle nel loro ambiente, come si vede in questo Soldati che giocano a carte dello stesso Léger, del 1917, dove la spezzettatura dei corpi si confonde con quella dello sfondo.
Nella Grande Guerra i sommergibili tedeschi affondarono migliaia di navi, che si tentò di camuffare in vario modo con scarso successo, perché il fumo dei fumaioli le tradiva sempre, finché il pittore Norman Wilkinson pensò non di nasconderle, ma di alterarne la forma in modo che non si capisse qual era la prua e quale la poppa, e che quindi fosse difficile per i periscopi valutare le rotte e mirare le traiettorie dei siluri. A sinistra due dipinti del 1918 di Wilkinson e di Burnell Poole che mostrano come si presenta la nave camuffata con mimetismo dazzle (abbagliante).
Edward Wadsworth, pittore vorticista inglese, prestò servizio militare in marina e dal 1914 in poi dipinse mimetismi dazzle su più di duemila navi, oltre che a farne soggetti di quadri e xilografie.
Molti animali hanno la parte superiore del corpo più scura di quella inferiore, perché il mimetismo tiene conto anche della luce che in natura viene dall’alto, quindi tende a schiarire le parti superiori dei corpi e ad ombreggiare quelle inferiori. Nel caso dei pesci molti di essi hanno il dorso variegato e il ventre bianco perché guardati dall’alto hanno come sfondo scogli e alghe, guardati dal basso hanno come sfondo l’acqua azzurrina.
Liu Bolin è un artista cinese, noto per i suoi autoritratti fotografici, caratterizzati dalla fusione del corpo con l’area circostante, dipingendo se stesso in modo da non distinguersi dal fondo. E’ autore di numerose serie chiamate Hiding in the city, Hiding in Italy, ecc., che produce dal 2005. quando il villaggio degli artisti di Pechino fu demolito dalle autorità e lui fece per protesta le foto della sua “sparizione”. Le serie sono dedicate al rapporto dell’uomo con la natura, con gli ambienti urbani, col potere politico.
In alto Girasoli del 2012.
In basso Il tuo mondo, 2014.
Cecilia Paredes è un’artista multimediale peruviana che si annulla contro la parete davanti a cui si fotografa vestita e truccata con gli stessi motivi decorativi del papier peint murale, fino a sparire completamente, lasciando come unico indizio della sua presenza la massa nera della sua capigliatura.
La preparazione della sua figura è talmente accurata da riprodurre perfino la diversità di illuminazione fra parete verticale e pavimento, ad annullare la stessa volumetria del suo corpo.
In alto Di ali e spine, 2021.
In basso Clorinda, 2022.
Alex Trochut è un graphic designer spagnolo che nel 2014 ha realizzato una serie di annunci ispirati alla op art per la Foot Locker lavorando rigorosamente con le strisce bianche e nere della divisa dei venditori dell’azienda, con eleganti effetti di mimetismo criptico da cui emerge appena la forma della scarpa e il logo del committente. Il tutto comunica l’identità fra venditore e prodotto con grande omogeneità grafica e stilistica.
Il Castello di Rentilly, a est di Parigi, è un esempio di architettura mimetica in cui l’edificio, a seconda della luce e dei punti di vista, tende a scomparire grazie al singolare rivestimento di specchi a senso unico e acciaio inox che riflettono l’ambiente circostante.
Il Castello risale al XVI secolo ma dopo varie vicissitudini, incendi, distruzioni e ricostruzioni, il dipartimento di Marne et Gondoire decide di farne un centro culturale e di ricostruirlo di nuovo, o comunque di migliorare l’anonima e degradata costruzione ottocentesca. Per non creare un nuovo impatto visivo nel bel parco circostante, si decise di rivestire l’edificio esistente con pannellature riflettenti, non senza polemiche sia dal punto di vista estetico, sia da quello ambientale perché pare che crei notevoli disturbi al volo degli uccelli.