Simmetria

La simmetria è un pattern forte che abbiamo nella mente e che ci porta a configurare le forme organizzandole. Poiché il nostro corpo, il cervello e il sistema nervoso hanno una struttura simmetrica, anche se con eccezioni, il nostro pensiero ci porta ad organizzare le nostre percezioni partendo da un centro o da un asse e cercando le corrispondenze tutto intorno. Riconosciamo così le stesse strutture simmetriche in una montagna che si specchia nel lago, in animali, piante, fino all’intero pianeta che si espande in tutte le direzioni da un centro, ruota intorno al suo asse e intorno al sole con la simmetria dell’afelio e del perielio che scandiscono l’annuale avvicendarsi delle stagioni.

Nella percezione visiva la simmetria è talmente forte che prevale sulla vicinanza o prossimità e nel rapporto figura-sfondo.

simmetria e vicinanza

La simmetria prevale sulla vicinanza. Tendiamo ad aggregare percettivamente i cerchietti rossi che formano l’immagine forte e simmetrica della freccia che punta in alto, che consideriamo come figura, e mandiamo nello sfondo tutti gli altri cerchietti, anche se alcuni di essi si trovano più vicini, perché un elemento simmetrico viene percepito più facilmente come figura di fronte ad elementi asimmetrici e disposti in modo casuale.

kanisza composizione

Che gli elementi simmetrici vengano più facilmente considerati come figure è confermato da questa mia rielaborazione della Composizione che Kanisza dipinse nei suoi ultimi anni di vita come sperimentazione percettiva del concavo e del convesso. Nella parte destra dell’immagine ho riprodotto in negativo la parte sinistra, per sperimentare come le tre forme simmetriche bianche a sinistra e nere a destra tendano ad essere viste come figure, quelle asimmetriche come sfondo.

tipi di simmetrie

Le simmetrie possono essere di tre tipi.

La simmetria bilaterale ha un solo piano di simmetria, con gli elementi che si dispongono ordinatamente a destra e a sinistra di esso, come è il caso di una farfalla.

La simmetria raggiata ha un solo asse di simmetria e infiniti piani che passano per esso, come è il caso di una margherita.

La simmetria sferica ha infiniti assi di simmetria che si intersecano tutti in un punto centrale, come si vede nel fiore di angelica dove sia la struttura ad ombrella composta dell’intera infiorescenza, sia le singole ombrelle che la compongono, sono simmetrie sferiche.

tipi di isometrie

Le simmetrie sono isometrie, ossia insiemi in cui le figure conservano stesse dimensioni spostandosi e duplicandosi lungo assi e piani di simmetria.

L’isometria assiale duplica gli elementi che si trovano da una parte dell’asse di simmetria e li riflette dall’altra parte dell’asse, come nel volto della kore greca.

L’isometria centrale riflette gli elementi da una parte all’altra del centro di simmetria, come nei fregi del mosaico pavimentale cosmatesco.

L’isometria per rotazione  ruota gli elementi dal centro di simmetria secondo un angolo costante, come nel rosone gotico di un finestrone del Duomo di Milano.

L’isometria per traslazione duplica e sposta gli elementi lungo un percorso di simmetria, come nel fregio di un tempio romano.

La simmetria si trova in natura, dai corpi inanimati come i cristalli di neve e quelli di salgemma o di pirite, agli esseri viventi dai monocellulari fino agli esseri umani. La struttura del corpo umano, insieme con la tendenza all’antropomorfismo, ci rende particolarmente sensibili alle configurazioni simmetriche, e ci porta a riconoscerle, separarle come figure dal fondo, apprezzarle per il senso di ordine e armonia che proviamo di fronte ad esse.

uomo vitruviano di leonardo

L’uomo vitruviano come canone delle proporzioni armoniose in architettura, nel disegno di Leonardo da Vinci, rappresenta la simmetria dell’homo quadratus che inscrive le sue membra nel cerchio della conoscenza di cui è centro, con la sua esperienza e la sua ragione, nella nuova visione antropocentrica rinascimentale.

Nel disegno vediamo la simmetria assiale generale con l’asse che corre a metà del corpo, e le simmetrie raggiate di rotazione per braccia e gambe, con centri di simmetria sopra lo sterno e sull’ombelico.

piero della francesca - madonna montefeltro

Nel Rinascimento la simmetria trova le sue migliori espressioni nelle prospettive centrali con cui sono strutturate molte opere d’arte e di architettura, come in questa Madonna Montefeltro o Pala Brera di Piero della Francesca, dipinta nel 1472.

Nella prospettiva centrale si combinano simmetrie assiali, con elementi che si trovano in riflessine da una parte e dall’altra degli assi, simmetrie centrali con le linee di fuga che si dipartono dai punti di vista, simmetrie di traslazione con la ripetizione in scala di elementi come i lacunari della volta a botte, e simmetrie di rotazione con gli angoli delle linee di fuga.

Gli assi di simmetria sono due, il verticale al centro del quadro, evidenziato dal filo a cui è sospeso l’uovo, allineato con l’occhio sinistro della Madonna, e l’orizzontale che prospetticamente rappresenta la linea di orizzonte, e cioè il punto di vista dell’artista e dell’osservatore, e nel quadro passa per la fronte della Madonna, che è anche il punto di fuga generale e il centro visivo della composizione.

sant'andrea della valle a roma

L’architettura usa la simmetria fin dai tempi più antichi, come nella Porta dei Leoni di Micene del 1300 a.C., fino a famose opere di architettura contemporanea come la Piramide del Louvre di Ming Pei o il Cetriolino di Norman Foster o la cattedrale di Brasilia di Oscar Niemeyer.

La facciata della chiesa barocca di Sant’Andrea della Valle a Roma fu aggiunta alla chiesa da Carlo Rainaldi dal 1655 al 1663, con un impianto basato su simmetria assiale e simmetria di traslazione per le colonne e le edicole con statue.

L’unica nota di diversità è la mancanza dell’angelo a destra,  dovuta alle critiche fatte dal papa all’angelo esistente per l’anormale posizione delle ali, per cui lo scultore Ercole Ferrata avrebbe detto; “se il papa vuole l’altro angelo, se lo faccia da solo!”. L’angelo fa da raccordo visivo fra la parte bassa e la parte alta più stretta, al posto delle volute che compaiono in facciate contemporanee.

grammichele sicilia

In urbanistica troviamo molti esempi di simmetria, dal colonnato di Piazza San Pietro del Bernini alla Piazza del Campidoglio di Michelangelo, dalla città fortificata di Palmanova a Grammichele nella foto dall’alto, la città esagonale in val di Noto in Sicilia, costruita nel 1693 sulle rovine di Occhiolà, paesino di origini greche completamente distrutto da un forte terremoto, dal principe Carlo Maria Carafa, che ne disegnò la pianta insieme con l’architetto fra Michele da Ferla.

La simmetria raggiata che ha il suo centro nella piazza esagonale più grande d’Europa, fu pensata per facilitare le vie di fuga in previsione di nuovi terremoti, intersecandosi con le arterie esagonali che si allargano verso la periferia.

simmetria nel design

Molti oggetti di uso comune hanno strutture simmetriche, dalle normalissime stoviglie come forchette, bicchieri, bottiglie, forbici, fino a oggetti di design come il Juicy Salif di Philippe Starck del 1988 o la Valentina di Ettore Sottsass del 1968.

Lo spremiagrumi applica una simmetria raggiata, la macchina da scrivere una simmetria assiale.

La simmetria assiale nella grafica editoriale consiste nell’allineamento centrato con tutti gli elementi grafici posti a sinistra e a destra dell’asse di simmetria al centro della pagina, e si rifà all’epigrafia classica, ripresa dai primi tipografi, come in questo frontespizio di Aldo Manuzio datato 1570, o nella copertina di Chip Kidd, apprezzato art director editoriale americano.

E infine un gioco, l’autoritratto simmetrico con cui ognuno di noi può divertirsi facendosi una foto frontale e poi con due copie cartacee, forbici e colla, oppure con un qualsiasi programma grafico per computer, tagliarla a metà lungo l’asse centrale e riaccostare le due metà destre e le due sinistre. 

Nel mio montaggio la prima a sinistra è la foto originale, poi vengono la simmetria di sinistra e quella di destra, due facce diverse, una più stretta e una più larga, che mostrano come la nostra simmetria corporea cresce insieme con noi in modo organico rispettando la struttura, ma concedendosi piccoli sgarri nei particolari. Tuttavia la percezione della simmetria è talmente forte che le piccole asimmetrie non si notano e anche la faccia non modificata ci sembra simmetrica.