Tavoletta grafica

La tavoletta grafica è un dispositivo di input che permette di operare su un monitor per mezzo di una penna elettronica con la stessa facilità e precisione con cui si scrive o si disegna su un foglio di carta. Consiste in una superficie che corrisponde al monitor, e di una penna che agiscew su di essa.

Si può disegnare e fare fotoritocco con tablet e netbook dotati di stilo, ma per un lavoro professionale sono preferibili le tavolette grafiche con penne sensibili alla pressione per ottenere tratti o pennellate di diversa intensità e diverso spessore.

Le tavolette possono essere senza schermo o con schermo

tavoletta grafica senza schermo

Con le tavolette senza schermo si lavora senza guardare il piano della tavoletta, ma guardando solo lo schermo. Con un po’ di pratica ci si abitua. Possono essere abbinate con qualsiasi dispositivo, e il lavoro grafico può essere visualizzato su qualsiasi schermo, dal display di uno smartphone fino ai grandi monitor professionali da 32″, ai monitor curvi o agli ultrawide.

tavoletta grafica con schermo

Le tavolette con schermo permettono di lavorare con la penna guardando direttamente ciò che si fa. Naturalmente lo schermo deve avere dimensioni e risoluzione tali da ottenere una buona resa grafica, ma il vantaggio per illustratori e ritoccatori è che si lavora nella stessa maniera in cui si lavora con pennelli, colori e supporti di carta o di tela. Alcune tavolette sono dotate anche di touch screen, di rotelle e tasti che permettono diversi tipi di input, con le dita, con la penna, con tasti programmabili, con la rotella che serve per zoomare o ruotare l’immagine onde favorire la manualità del ritocco.

guanto e penna per tavoletta grafica

Tutte le operazioni grafiche si fanno con una penna elettronica o stilo a cui, mediante i programmi di grafica vettoriale o bitmap, si possono attribuire tutte le caratteristiche di matite, penne, pennelli, aerografi per disegnare, colorare, ritoccare, scontornare, mascvherare, ritagliare. La penna può essere attiva o passiva. La penna passiva funziona come un mouse, solo per posizionare il cursore. E’ più economica e più limitata. La penna attiva è più adatta al lavoro professionale perché è sensibile alla pressione, funziona con diverse inclinazioni e trasmette informazioni al sistema. Alcune penne, come quella a sinistra nell’immagine, hanno ad una estremità la punta per disegnare, all’altra estremità la gomma per cancellare, con risparmio di gesti per passare da una modalità all’altra. Alcune tavolette hanno due penne che possono essere programmate in modo diverso per passare velocemente dall’una all’altra, per esempio una con un pennello sottile per disegnare, l’altra con un pennello largo per colorare.

Per non depositare sullo schermo strati di grasso, sudore e altre impurità, si usa un guanto speciale come quello mostrato a destra dell’immagine.

penna e tavoletta nella grafica vettoriale

Nella grafica vettoriale la penna gestisce con più precisione la modifica di punti e tracciati, come le curve di Beziér, come si vede nei puntini bianchi che servono per modificare la forma dell’occhio nella foto a fianco.

penna con funzione di pennello

Nella grafica bitmap la penna lavora con più precisione in operazioni di scontornatura, o per rendere la gestualità della pennellata, come si vede per le ciocche di capelli nella foto a fianco.

laptop con stilo

Alcuni netbook e laptop hanno schermi che permettono di interagire con mouse, con touch screen e con penne capacitive che emettono potenziali elettrici come quelli delle dita, ma sono più precise delle dita. Quindi racchiudono in sé le funzionalità di un notebook con tastiera e mouse, di un tablet con touch screen, e di una tavoletta grafica con la penna. Alcuni modelli sono dotati anche di supporti che permettono di regolare l’inclinazione per rendere più comodo il disegno con lo stilo.