L’as a service nasce con il cloud computing, che propone l’uso di software non come acquisto di una licenza d’uso, ma come servizio con pagamento mensile. Al concetto originario di SaaS o software as a service si sono aggiunti altri tipi di aaS anche nell’automotive, nella mobilità e nel banking, fino a parlare di As-a-Service economy.

Il modello di business consiste nel fornire servizi aziendali plug-in, modulari, scalabili e a consumo. In questo modo le operazioni possono diventare più smart, agili ed efficaci.

Successivi sviluppi hanno visto apparire il PaaS (Platform-as-a-Service), che consente alle imprese di gestire le proprie applicazioni senza dover mantenere l’infrastruttura in loco. Poi è arrivato IaaS (Infrastructure-as-a-Service), che permette di noleggiare infrastrutture (data center, server e altre componenti hardware) senza doverle acquistare né installare nella propria sede. Il Security as a Service è un abbonamento che protegge un fornitore di servizi dagli attacchi informatici.
Si arriva così all’Aaas o Anithing as a service, e cioè a qualsiasi prodotto o servizio offerto non più in vendita, ma in abbonamento, realizzando ciò che Jeremy Rifkin aveva previsto nel suo saggio L’era dell’accesso. In sostanza si tende a non acquistare più nulla, ma a pagare solo ciò che si usa, solo quando lo si usa, disponendo sempre di servizi aggiornati ed efficienti.