Multimedialità
La multimedialità è una forma di comunicazione che, nello stesso prodotto, usa più linguaggi come testi verbali, immagini, suoni, animazioni, sequenze filmiche. Il messaggio viene comunicato in seguito alla molteplice combinazione di media diversi (multi-media). Un libro cartaceo o un ebook di solo testo senza illustrazioni è un prodotto monomediale, un cd con testi, immagini e suoni è un prodotto multimediale. Una conferenza in cui un oratore parla e il pubblico ascolta è un evento monomediale. Una convention in cui oltre alle conferenze ci sono proiezioni di slide, video, laser, luci e musiche è un evento multimediale.
La possibilità di digitalizzare contenuti espressi con qualsiasi linguaggio, realizzando prodotti multimediali fruibili con un solo apparecchio come un personal computer, e la compressione dei dati per ridurre la quantità di dati necessaria ad acquisire colori, suoni e movimento, hanno diffuso la multimedialità mettendola a disposizione di chiunque usasse un computer. Il Web ha trasformato Internet in uno strumento multimediale, con cui si potevano scambiare fra un computer e l’altro messaggi multimediali, o fruire pagine web multimediali navigando nel grande ipertesto mondiale. Tutto questo avveniva nei primi anni ’90. La diffusione dei dispositivi mobili e del touch screen, avvenuta nel primo decennio del nuovo millennio, ha praticamente messo in mano ad ognuno di noi un potente strumento multimediale con cui non solo possiamo fruire prodotti multimediali che troviamo in rete, ma possiamo a nostra volta produrre, pubblicare e condividere contenuti multimediali come video, foto, testi, messaggi vocali. Quindi si può ben dire che oggi chiunque possegga un telefonino, dai bambini ai vecchi, da chi gioca a chi lavora, è un comunicatore multimediale capace di manipolare messaggi multimediali con la stessa naturalezza con cui mangia un panino.
La multimedialità è antichissima. L’uomo primitivo che fa alzare un filo di fumo o batte sul tronco cavo di un albero caduto è un comunicatore che utilizza la vista e l’udito dei suoi compagni per segnalare un evento. I trionfi dei generali vittoriosi, le cerimonie religiose, sono eventi spettacolari che combinano discorsi, musiche, canti, danze, rituali coreografici. La Colonna Traiana e la Via Crucis sono sequenze di immagini che venivano spiegate a voce per narrare le imprese imperiali o la Passione di Cristo. Leonardo illustrava i suoi appunti scientifici con bellissimi disegni, e organizzava feste di corte con giochi, indovinelli e allestimenti vari di musiche e luci. Il melodramma del barocco italiano era la combinazione di teatro e musica, recitazione e canto.
La combinazione di musica e immagini proiettate su grandi schermi era una caratteristica del Fillmore, il locale psichedelico californiano degli anni ’60, e anche il Teatro Cecoslovacco propose in quegli anni le prime multivisioni, combinazioni di proiettori di diapositive sincronizzati con la musica. Negli anni ’70 e ’80 l’uso di diapositive come supporto a conferenze, presentazioni aziendali, lezioni in aula, si diffuse dapprima lentamente, poi con sempre maggiore diffusione.
Oggi usiamo ancora la comunicazione monomediale quando leggiamo un romanzo, inviamo un sms, telefoniamo. Ma la multimedialità è diventata così disponibile che ormai la usiamo senza neanche accorgercene, quando per esempio scorriamo i messaggi Facebook e ci soffermiamo a vedere un video o ad ascoltare un brano musicale.
La pratica quotidiana di navigazione nel web è multimediale, ipertestuale, interattiva, tanto che non distinguiamo più fra le tre caratteristiche, e siamo abituati a messaggi che le contengono tutte e tre. Sono però cose diverse, perché un prodotto multimediale può non essere ipertestuale e interattivo e permettere solo una fruizione passiva, come avviene quando si assiste ad una rappresentazione teatrale, così come un ipertesto è interattivo ma può essere monomediale, se fatto di soli contenuti verbali.
La multimedialità è in genere più efficace della monomedialità, perché impegna le diverse intelligenze umane con la diversità dei linguaggi, ma deve rispettare alcuni requisiti:
- contiguità spaziale: parole, immagini e musiche corrispondenti devono presentarsi vicine;
- contiguità temporale: l’immagine deve apparire mentre se ne parla, non prima o dopo;
- coerenza: si deve mostrare solo ciò che si dice, dire solo ciò che si mostra;
- modalità: il messaggio multimediale può essere presentato variando i criteri di combinazione fra i media;
- ridondanza: lo stesso messaggio può essere espresso come testo supportato da grafici, come immagine commentata da testi, come parlato a commento di un video, per renderlo più comprensibile e memorizzabile.