Problem solving in 5 passi
Risolvere un problema significa prima di tutto individuarlo, poi osservarne la struttura, quindi introdurre piccoli cambiamenti capaci di influire sulla struttura rigida e cristallizzata che ha generato e che alimenta il problema, trasformandola in una nuova struttura organica, flessibile, capace di crescere e di sbocciare nel fiore di loto della saggezza.
In un mondo in continua trasformazione diventa sempre più importante la capacità di definire e risolvere problemi nuovi o che cambiano aspetto e natura, più che di applicare soluzioni preordinate.
Il problem solving è una tecnica trasversale che si adatta a qualsiasi tipo di problema, da casi personali a criticità organizzative, dallo sviluppo di potenzialità al superamento di ostacoli, da difficoltà di produzione, distribuzione e comunicazione a strategie di fidelizzazione dei clienti.
Il problem solver potrebbe sembrare un eclettico esperto dei vari campi di cui si occupa, ma in realtà è esperto solo del problem solving, perché se i contenuti e le circostanze cambiano di volta in volta, le strutture e le dinamiche dei problemi sono sempre le stesse.
Il metodo semplice ed efficace per risolvere i problemi parte dalla corretta individuazione e definizione del problema, esamina le soluzioni finora adottate che invece di risolvere il problema lo hanno tenuto in vita o aggravato, stimola visioni positive e negative per mettere in luce le leve di cambiamento, aiuta il cliente a trovare le sue soluzioni e i percorsi per realizzarle, a prendere decisioni, ad applicare le decisioni prese e a conservarle nel tempo.
I 5 passi:
1. Problem finding – Scoprire disagi e problemi latenti
2. Problem setting – Definire i disagi come problemi risolvibili
3. Problem solving – Cercare soluzioni
4. Decision making – Scegliere le soluzioni migliori
5. Decision taking – Applicare le soluzioni scelte
Per cambiare la situazione occorre percorrere tutti e cinque i passi. Se per esempio sentiamo un disagio (sono sovrappeso), dobbiamo definirlo come problema riferito ad un obiettivo (voglio perdere 3 chili in un anno), cercare soluzioni (dieta ipocalorica, jogging, palestra, nuoto, bici), scegliere le soluzioni più adatte (regime alimentare controllato e jogging), applicarle (da domani inizio a tenere un diario alimentare e a fare 30 minuti di jogging). Se non faccio tutto ciò continuerò a sentire il disagio del sovrappeso e nulla cambierà, anzi è molto probabile che il peso aumenti ancora